Scambio Messi-Ronaldo, la bomba è servita: ecco come funziona l’affare del secolo

Dopo una vita passata a sognarli insieme in campo per lo stesso club, il calciomercato sembra volervi pedine di un folle scambio.

È più forte Messi o Cristiano Ronaldo? Probabilmente la domanda che ha mietuto più vittime nei vari gruppi d’amici, la domanda simbolo delle azzuffate a colpi di “ho ragione io, più forte Messi” e “Cristiano Ronaldo è più forte, può giocare fino a quarant’anni“. Poco importa, alla fine era un gioco divertente per bisticciare un pochino da adolescenti, oggi invece i ragazzi cresciuti tra fine anni novanta e primi duemila hanno un sogno: vedere Messi e CR7 insieme a fine carriera… ma il calciomercato non la pensa così.

scambio Messi Ronaldo
LaPresse

Iniziamo col citare Gene Wilder in Frankenstein Junior, al quale Oreste Lionello prestò la voce in una storica performance: “Si può fare!“. Sì, Messi per Cristiano Ronaldo si può fare. Assurdo pensarlo qualche anno fa quando in LaLiga battagliavano a suon di Clasico in Barcellona-Real Madrid, contendendosi praticamente tutti i trofei possibili. Con buona pace di chi voleva vederli insieme a giocare per lo stesso club, oggi lo scambio CR7-Messi è più che una potenziale trattativa.

Cristiano Ronaldo non è il calciatore ideale per Ten Hag e non vuole fare l’Europa League col Manchester United, bensì la UEFA Champions League, così come Lionel Messi non accetterà un altro anno accanto a Neymar e Mbappé coi quali c’è pochissimo feeling e gioco di squadra (solo 6 gol per Messi in Ligue1… mai così pochi), entrambi con ingaggi stellari superiori a La Pulce.

Cristiano Ronaldo al PSG e Messi al Manchester United, quindi, è più che un’ipotesi: uno (il portoghese) andrebbe a chiudere la carriera a Parigi provando a fargli vincere la UEFA Champions League dopo anni di fallimenti, l’altro (l’argentino) andrebbe a Manchester per risollevare il club dopo anni bui e sarebbe perfetto nello scacchiere tattico da calcio totale voluto da Ten Hag.

Si può fare, certo che si può. Anzi, si dovrebbe. Sarebbe non solo lo scambio del secolo, perché andrebbe a muovere i due calciatori più forti degli ultimi vent’anni almeno, ma sarebbe conveniente per tutti. Gli ingaggi potrebbero perfino rimanere immutati: 30 milioni netti l’anno a CR7 per due anni, 30 milioni netti l’anno a Messi per due anni. Scambio storico, enorme, ma più semplice e alla portata di quanto si pensi.

Peccato per chi avrebbe voluto vederli insieme, ma già aver avuto la fortuna di nascere nel loro periodo d’attività ed averli visti giocare è un fatto unico e leggendario.

Chi raccoglierà l’eredità di Messi e Cristiano Ronaldo?

Finché ci sono godiamoceli, ma chi raccoglierà la loro eredità? Il merchandising, i tifosi ed i club che vogliono vincere se lo stanno domandando già da un po’.

Il calcio è pieno zeppo di talenti, ma per entrare nella leggenda servono requisiti che in pochissimi hanno. Le speranze di tutti, tifosi e addetti ai lavori, al momento sono riposte in Kylian Mbappé e Erling Haaland, freschi freschi di rinnovo di contratto col PSG a 50 milioni netti a stagione (più altri buoni 130 milioni come bonus alla firma) il primo e trasferimento al Manchester City di Pep Guardiola per il secondo, coi quali ha firmato un contratto da 30 milioni netti a stagione per cinque anni.

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