Michael Jordan, mentre giocava a basket faceva anche un altro lavoro

Michael Jordan, che ci crediate o no, nonostante i milioni della NBA per un periodo ha svolto un doppio lavoro: infaticabile l’ex cestista.

Michael Jordan una volta entrato in NBA è divenuto velocemente una stella del gioco e successivamente il cestista più forte di tutti i tempi, e quando si è un campione di uno sport come il basket diventi ricco per forza. Nonostante tutto il denaro guadagnato da Michael Jordan, e non parliamo solo di basket giocato, per un periodo ha svolto due lavori contemporaneamente: nell’estate del 1995 His Airness si dedicò anche ad un altro lavoro che tutti avremmo poi apprezzato…

Michael Jordan
LaPresse

Non lo fece per soldi, o almeno non solo per quelli visto che non gli mancavano, Michael Jordan scelse un secondo lavoro nell’estate del 1995 perché voleva riabilitare un po’ la sua immagine compromessa da qualche notizia su una presunta dipendenza dal gioco d’azzardo, perché avrebbe adorato prima o poi fare almeno una volta in vita quel lavoro e perché avrebbe dovuto semplicemente essere se stesso: parliamo del ruolo di attore in Space Jam.

Avanti, alzi la mano chi non ha mai visto Space Jam… nessuno, proprio così, perché tutti hanno visto e amato Space Jam: la bizzarra storia dell’alleanza tra Looney Tunes e Michael Jordan per liberare il Looney Mondo dal perfido Swackhammer che voleva rapire i personaggi tanto amati di Warner Bros, giocandosi la libertà in una clamorosa partita di basket contro i giganteschi Monstars del magnate alieno invasore.

Michael Jordan nell’estate del 1995 si stava allenando più che mai, pronto a fare ritorno in NBA dopo due anni di fermo nel quale si era dedicato al baseball senza grandi risultati ma per una promessa fatta tanti anni prima al padre scomparso. Dunque si allenava giorno e notte quell’estate ed il tempo per girare non era dunque tantissimo, ma ci teneva a fare quel film che soprattutto i bambini avrebbero amato e principalmente Warner Bros ci teneva ad avere Jordan nel film a tutti i costi.

Si procedette così: al primo giorno di riprese, che si svolgevano al mattino presto per consentire a Michael Jordan di allenarsi durante il giorno, il cast arrivò agli studios e notarono immediatamente un’enorme struttura che prese il nome di Jordan Dome, ovvero un campo d’allenamento (con sala pesi) tutto attrezzato e chiuso sopra costruito per permettere a MJ di allenarsi a volontà rimanendo in zona riprese. Fu arruolato ovviamente anche il suo preparatore di fiducia.

Michael Jordan nel recente capolavoro Netflix documentaristico The Last Dance, a riguardo ha detto “Le riprese del film erano dal lunedì al sabato, si iniziava alle 7. Ogni giorno facevo due ore di pausa per andare ad allenarmi“; Michael Jordan quell’estate si allenò perfino durante la notte con sedute dedicate unicamente ai tiri a canestro.

Ben presto il Jordan Dome divenne di dominio pubblico e oltre a disputarci dentro allenamenti e partite col cast del film che vedeva tra gli altri Bill Murray, Larry Bird, Charles Barkley, Muggsy Bogues, Patrick Ewing, Larry Johnson e Shawn Bradley, arrivarono alla struttura numerosi attori e giocatori dell’epoca per allenarsi con Jordan e migliorarsi, oltre che far tornare in forma lui. Tra gli altri accorsero alla struttura Arnold Schwarzenegger, Antonio Banderas, Steven Seagall, Reggie Miller e tanti tanti altri.

Michael Jordan in Space Jam: il successo di Warner Bros

Michael Jordan era già un’icona ed un mito per molti all’epoca ma grazie a Space Jam, uscito un anno dopo nel 1996, il cestista ripulì un po’ la sua immagine e divenne l’idolo anche di chi non seguiva il basket.

Space Jam fu un successo planetario: con duecentotrenta milioni di incassi divenne il film più proficuo mai realizzato sul basket ed il terzo più remunerativo sullo sport in generale dopo Rocky IV e The Blind Side (rispettivamente film sulla Boxe e sul Football Americano).

Più in generale la pellicola generò guadagni per oltre sei miliardi di dollari se comprendiamo botteghino, merchandising, home video, fumetti, giocattoli e videogiochi.

Il film diretto da Joe Pytka è rapidamente diventato un cult cinematografico nonché pietra miliare della cinematografia sportiva, avvicinando moltissima gente al basket e al mondo dei Looney Tunes, e dal primo film è stato prodotto un sequel uscito nel luglio del 2021 diretto da Malcolm Lee chiamato Space Jam: A New Legacy che a differenza del predecessore ha incassato pochissimo venendo anche stroncato dalla critica.

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