Ferrari, ennesima figuraccia: c’entra Sainz, Binotto furioso

Carlos Sainz a Silverstone fa di testa sua, ignora gli ordini di Binotto e vince: altra figuraccia del muretto Ferrari che condanna LeClerc.

Sorrisi dolci e amari a Silverstone per quanto riguarda la Ferrari: in un weekend dove la rossa monoposto di Carlos Sainz taglia il traguardo come prima e Charles LeClerc combatte con una monoposto monca e si aggiudica un buon quarto posto, un mare di polemiche accompagnano il post gara con il muretto di Maranello ed il Team Principal Mattia Binotto messi sotto accusa da tutti.. anche dallo stesso Carlos Sainz che durante la corsa si è ribellato agli ordini del team radio Ferrari, correndo di testa sua e rispondendogli anche in modo piccato all’ennesima folle richiesta fattagli.

Carlos Sainz
LaPresse

Non è un buon periodo per essere ferraristi, non tanto come tifosi che da troppi anni ormai siamo abituati a veder vincere gli altri e tutto sommato qualche soddisfazione piccola qua e là ce la stiamo togliendo con Sainz e LeClerc vedasi ad esempio la vittoria del 55 spagnolo in terra britannica, ma proprio come dipendenti della scuderia di Maranello.

Sì perché l’intero muretto, i meccanici e soprattutto Mattia Binotto, Team Principal di Ferrari, sono finiti nell’occhio del ciclone delle polemiche per aver tartassato di assurde richieste Sainz mentre guidava ed aver poi condannato LeClerc alla non competitività avendo per l’ennesima volta sbagliato la strategia.

Lo stesso Carlos Sainz, vincitore del Gran Premio di Gran Bretagna corso sul circuito di Silverstone, ha dovuto prendersi la gara correndo di testa propria, ribellandosi ad una serie infinita di dettami ed ordini che sono stati solo in parte rispettati salvo poi bypassarli e rispondere anche male a tutti quegli interventi radio.

Mentre i giri passavano e Sainz perdeva leggermente terreno su Lewis Hamilton che si avvicinava a grandi falcate, Charles LeClerc chiedeva l’ordine al muretto per superare lo spagnolo ed il muretto Ferrari è sempre rimasto a metà tra il suggerire il sorpasso al compagno di squadra e chiedere al monegasco il sacrificio di fare da tappabuchi quanto più possibile, cosa che ha mandato in confusione sia i piloti demoralizzandoli che gli spettatori.

Tra il giro diciotto ed il venti il team radio capeggiato da Adami ha chiesto a Sainz ben cinque volte di spingere di più per pareggiare la rimonta di Hamilton ed al quinto richiamo Sainz ha ordinato di non dirglielo più perché stufo di quegli interventi, salvo poi esser richiamato ai box pochi secondi più tardi.

Più tardi verrà comandato al giro ventinove dal capo team radio Adami di lasciar passare LeClerc cosa che Sainz in effetti farà, ma una volta ripreso il cammino e superato il monegasco rallentato dalle gomme dure usurate Sainz ha optato per finire la gara di testa sua non rispettando l’ordine impartitogli da Binotto: “Le istruzioni sono di lasciare 10 macchine di distanza da Charles, dagli un po’ di spazio e di respiro. Entro 10 macchine Carlos!“, questo il messaggio riportatogli da Adami al quale Sainz ha risposto con “ma ragazzi sono sotto pressione da Hamilton! Per favore, non chiedetemi queste cose. Smettetela di inventare. Fidatevi di me, c’è più da perdere così“.

La cosa che più ha mandato in bestia i tifosi è stata la risposta finale del muretto allo sfogo di Carlos Sainz, quando Adami ha risposto con un arrendevoleOk, va bene” all’ordine disubbidito dallo spagnolo.

Carlos Sainz vince, Charles LeClerc saluta il Mondiale

Con il quarto posto di Silverstone diciamo che LeClerc può aver detto addio alla chance di vincere il Mondiale anzitempo, e lo stesso è per Sainz che però partiva ad inizio anno come outsider e non favorito come il monegasco.

Uno dei problemi di Ferrari forse è stato proprio il non aver definito le gerarchie all’interno della scuderia, non indicando una prima ed una seconda guida, cosa che però poi condizionerà inevitabilmente in negativo le scelte una volta che si troveranno appaiate le due monoposto.

Se non definisci le gerarchie ed i tuoi piloti sono appaiati sia in classifica che in gara allora risulterà quasi impossibile poi andare a chiedere uno spostamento o un sacrificio ad uno dei due, sentendosi entrambi protagonisti e pronti a correre per competere.

Mattia Binotto e l’intero team poi sono finiti nell’occhio del ciclone quando al giro trentasei la macchina di Ocon si spegne, entra la Safety Car ed in regime di rallentamento hanno optato solamente per far rientrare ai box Sainz e non entrambi i piloti, lasciando LeClerc in pista a battagliare con gomme più dure ed usurate degli altri, cosa che l’ha fatto scendere dalla prima posizione fino alla quarta.

Nel post gara i giornalisti di SKY non sono stati teneri con Mattia Binotto che si è però difeso giudicando ottimale l’operato del team di Ferrari.

Impostazioni privacy