Botta e risposta tra Lewis Hamilton e Toto Wolff: musi lunghi in Mercedes

Musi lunghi: Lewis Hamilton e Toto Wolff hanno avuto un botta e risposta circa i risultati della Mercedes nelle qualifiche del GP di Francia.

Così non va, continua a destare preoccupazioni e malumori interni l’annata storta di Mercedes che continua a vedere la Red Bull vincere, la Ferrari migliorare e mettere le basi per creare una dinastia vincente mentre loro arrancano all’inseguimento, ottenendo anche buoni risultati in gara, ma rimanendo comunque sempre un passo indietro circa velocità ed affidabilità. Ed ora sia Hamilton che Wolff hanno alzato la voce.

critiche Mercedes
LaPresse

Spesso si dice che “vincere è difficile ma confermarsi è la vera sfida“, per tagliare la testa al toro e sminuire l’inventore del suddetto “proverbio” (o quello che è) Mercedes ha deciso di esagerare: Lewis Hamilton ha vinto dal 2008 ad oggi ben sette titoli mondiali Formula Uno, quattro dei quali consecutivamente, e la Mercedes AMG F1 ha alzato al cielo addirittura otto titoli mondiali Costruttori consecutivamente.

Vincere è difficile, confermarsi pure… se non sei Mercedes. Toto Wolff è infatti insieme a Jean Todt, dal ’93 al 2009 in Ferrari, uno dei dirigenti Formula Uno, Team Principal e manager delle corse più vincenti e talentuosi di sempre. Wolff ha portato la Mercedes ad un livello superiore trasformandola nel Barcellona di Guardiola, nel Nadal del Roland Garros e nei Chicago Bulls di Jordan, Pippen e Rodman.

Parola d’ordine? Vincere. Sempre e comunque, in Mercedes sanno solo vincere e questo mantra se lo ripetono all’infinito, perciò quando non vinci ecco che le cose cambiano e l’ambiente abituato fin troppo bene si destabilizza. Quest’anno Mercedes non va proprio, è affidabile ma non così veloce, soffre moltissimo il porpoising ma ha dei piloti spaziali che la portano spessissimo a podio… tutto vero, ma non vince.

E questa cosa ha dell’incredibile visto che negli ultimi quindici anni siamo stati abituati a vedere quasi sempre solo loro vincere in Formula Uno, perciò quest’anno che le cose non girano ecco che si allungano i musi, l’ambiente si raffredda, l’armonia si destabilizza e volano parole che sanno tanto di critiche belle e buone.

Lewis Hamilton al termine delle qualifiche disputate in prossimità della gara che si disputerà al Gran Premio di Francia ha detto che “speravamo di essere molto più vicini, a due o tre decimi ed invece ci hanno dato un secondo“. Con parole dai toni piuttosto rassegnati e tristi Lewis Hamilton ha così commentato il suo quarto posto in griglia di partenza, sottolineando che tutto sommato possa anche essere una buonissima posizione allo start ma che i tempi raccontano di un mondiale a senso unico per Red Bull e Ferrari, sottolineando come lui poi stia facendo del suo meglio ma che non basterà comunque (lasciando intendere che non è il pilota la componente in difetto).

A queste parole del pilota sette volte iridato ha poi risposto anche Toto Wolff, Team Principal di Mercedes, che ha appoggiato il suo fidato e vincente asso ammettendo che “non sappiamo cosa funziona e cosa no, volevamo lottare ma siamo più lontani di prima e questo è uno schiaffo in piena faccia“.

Il ritorno di Mercedes: Toto Wolff vede Spa e fiuta il successo

Mai dare per sconfitta la Mercedes, mai, perché se c’è un gioco al quale sanno giocare benissimo è quello della gestione delle pressioni e delle difficoltà che finisce sempre per metterli davanti a tutti ricordandoci quotidianamente perché hanno sempre vinto così tanto.

Nelle difficoltà la Mercedes dà il suo meglio e questo preoccupa e non poco sia Ferrari che Red Bull, e Toto Wolff l’asso nella manica deve ancora calarlo. Lewis Hamilton e George Russell vanno più o meno regolarmente a podio da diversi Gran Premi ormai e questo non può far che piacere al Team Principal di Mercedes, nonostante una W13 imparagonabile sia alla F1-75 che alla RB18 sia per velocità che per altre componenti.

Da Spa Francochamps, circuito dove si correrà il Gran Premio del Belgio, verranno vietati dalla FIA tutti gli espedienti trovati dalle scuderie per sconfiggere il porpoising grazie all’introduzione di una Metrica di Oscillazione Aerodinamica (AOM): questo è il vero asso nella manica di Toto Wolff, unico Team Principal a non aver trovato una soluzione al saltellamento delle proprio monoposto e pertanto la Mercedes diventerà l’unica scuderia a beneficiare di questa nuova direttiva tecnica che andrà a depotenziare tutte le altre.

C’è chi dice che FIA l’abbia fatto come favore a Mercedes, c’è chi dice che l’abbia fatto per aumentare la competizione e lo spettacolo e c’è chi, come loro stessi, parlano di introduzione della direttiva tecnica per aumentare la sicurezza in pista.. la verità forse risiede in tutte e tre ma noi non la sapremo mai.

Impostazioni privacy