Verstappen vince il Mondiale? No, gli manca una sola cosa

Max Verstappen vince ancora ed allunga su Charles LeClerc e la Ferrari: ecco cosa manca per bissare la vittoria del Mondiale di un anno fa.

Max Verstappen si avvicina a grandi falcate verso il bis: l’Olandese Volante di Red Bull sembra ormai prossimo a bissare il titolo Mondiale di Formula Uno già vinto l’anno scorso, anche se in quel caso fu trionfante solamente all’ultimo giro dell’ultimo Gran Premio mentre stavolta sarebbe a metà calendario già prossimo a ipotecare il titolo. Ecco cosa manca perché venga incoronato campione.

Max Verstappen
LaPresse

In settimana Mika Hakkinen, fenomeno dei sorpassi e tra i piloti più costanti di sempre nonché vincitore di due Mondiali con McLaren nel ’98 e nel ’99, ha giustamente detto che non è necessario essere vincenti a vent’anni per esser considerati fenomeni o futuri campioni, è un’attitudine che guadagni col tempo anche se non ce l’hai subito o se non sei considerato un predestinato.

Mika Hakkinen ha infatti vinto i suoi due titoli Mondiali di Formula uno quando aveva compiuto trent’anni e da lì in poi è stato sempre considerato come uno dei più forti piloti di sempre. Ed ha ragione, così come è vero che esistono i predestinati e Max Verstappen è uno di quelli: un ragazzo nato baciato dal Signore, unto dal talento divino, uno che a ventiquattro anni corre e lotta come un veterano, uno che a ventiquattro anni sta già ipotecando il suo secondo titolo mondiale, il quarto più giovane di sempre a riuscirci dopo Alonso, Hamilton e Vettel (tre tenori di questo sport).

Un Baby Iridato come lo definiscono quelli bravi, l’anno scorso capace di vincere a ventiquattro anni e settantatré giorni il Mondiale Formula Uno battendo il sette volte iridato Lewis Hamilton solo all’ultimo giro dell’ultimo Gran Premio, quelli di Abu Dhabi corso a Yas Marina che ha stravolto la Classifica Piloti ponendo Verstappen davanti ad Hamilton con trecento novantacinque punti e mezzo contro trecento ottantasette punti e mezzo.

E quest’anno Max Verstappen con tutta probabilità bisserà quel successo ripetendosi in grandi stile e sicuramente con meno patemi d’animo, lasciateci gufare in santa pace a noi ferraristi suvvia, dato che dopo dodici Gran Premi corsi e con undici ancora a calendario si ritrova primo in solitaria con duecento trentatré punti ottenuti (frutto di sette vittorie e nove podi) distante sessantatré lunghezze dal più vicino (ma comunque a distanza siderale) inseguitore, tale Charles LeClerc di Ferrari, ormai deluso e fermo a cento settanta punti dopo il ritiro ottenuto in Francia. E proprio in Francia Max Verstappen inseguiva il monegasco ma una volta uscito di pista ha avuto vita facile andando a vincere nuovamente.

Perciò Max Verstappen gareggia in solitaria e a vele spiegate, indirizzato verso un sicuro successo Mondiale che lo porterà ad essere a ventiquattro anni già un due volte campione di Formula Uno, eppure siamo a poco più che metà calendario, siamo sicuri che l’Olandese Volante possa dormire sonni tranquilli e ricolmi di sicurezza circa il suo successo finale?

Sì e no, ma bisogna spiegarsi per bene mettendo sul tavolo tutte le carte scoperte: Max Verstappen ha il futuro nelle sue mani ma i piloti in griglia sono venti, una casella “zero” può sempre capitare, gli aggiornamenti e gli sviluppi delle scuderie arriveranno a brevissimo e la RB18 non è la vettura più performante.

Max Verstappen di nuovo campione: che rischi corre e cosa gli manca?

Innanzitutto la matematica, perché la certezza negli sport te la dà solo la malvagia e spietata matematica, nemica giurata di milioni e milioni di studenti nel mondo, in più il fatto di essere a metà stagione non dovrebbe renderlo minimamente tranquillo perché di stagioni che sono cambiate in un lampo ne è piena la storia delle corse.

In più va detto che qualora Ferrari risolvesse i suoi problemi di affidabilità non ci sarebbe paragone tra la F1-75 e la RB18, con la monoposto di Maranello che batte secco tre a zero la vettura di Red Bull, e allora lì potrebbero veramente non bastarti neanche sessantatré punti di distanza.

Max Verstappen farebbe bene a guardarsi le spalle, perché LeClerc e Binotto sono furibondi e tenaci, hanno una vettura micidiale e i prossimi aggiornamenti potrebbero lanciarla ben più avanti della RB18 e allora lì l’Olandese Volante dovrà fare affidamento solo sul suo talento per tenere a badare il monegasco.

Inoltre va detto che le caselle “zero” dei ritiri posso sempre capitare per mille motivi e gli ingressi delle Safety Car stravolgono spesso lo status quo delle gare, cosa che proprio a Verstappen permise un anno fa di rimontare Hamilton e vincere il Mondiale.

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