I vari team di Formula Uno si stanno preparando all’annus horribilis che sarà il 2024: l’anno del grande terremoto in F1, meglio prevenire!
In F1 si sta per scatenare un vero e proprio terremoto. Nel 2023 scadranno numerosi grandi contratti ma ancora di più nel 2024: i team stanno iniziando a muoversi prima di ritrovarsi con la patata bollente di grandi nomi senza un accordo che li inchiodi alla squadra. Ci sarà da fare poi i conti con le restrizioni economiche delle nuove regole, un’altra noia nelle trattative.
![terremoto F1](https://www.totalsport.it/wp-content/uploads/2022/11/terremoto-F1-1-1.jpg)
Il 2022 della F1 si va chiudendo con l’imminente tappa di Yas Marina che chiuderà la stagione. Un anno piuttosto monocorde in vetta, con la doppietta Red Bull e Verstappen tra titolo Costruttori e titolo Piloti, ma molto spettacolare per ciò che ha offerto in pista.
Il 2022 vedrà l’addio di Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo e Nicholas Latifi, ma forse anche di Mick Schumacher: il primo si ritira, il secondo non ha trovato una squadra, il terzo è stato silurato ed il quarto non sa ancora se verrà confermato o meno.
Nel 2023 la questione piloti sarà turbolenta tanto quanto l’anno precedente. A fine del prossimo campionato vedremo che fine faranno i vari Yuki Tsunoda, Kevin Magnussen, Guanyu Zhou, Pierre Gasly ma soprattutto Lewis Hamilton. King Lewis è quello che rischia più di tutti in quanto trentasettenne e strapagato!
Molti piloti saluteranno, i più costosi ma bravi come Hamilton saranno costretti a rinnovare a ribasso se vorranno continuare a correre in F1. D’altronde le nuove regole sul tetto massimo di spesa mirano alla sostenibilità: pagare un trentasettenne 40 milioni non è più fattibile.
Il 2022 è stato turbolento, il 2023 lo sarà altrettanto… ma ragazzi, il 2024 sarà a dir poco destabilizzante. Prepariamoci ad un terremoto in F1 poiché nel 2024 scadranno i contratti di una marea di grandi piloti.
F1, quanti contratti in scadenza: chi resta e chi se ne va
Il 2024 dagli appassionati è stato già rinominato come l’annus horribilis della F1, e non è ancora arrivato. Fa paura solo a distanza quel campionato lì, ma d’altra parte coi costi contenuti imposti e l’aumento della competitività diventa difficile far combaciare oneri e onori.
Se nel 2022 ben 6 piloti hanno avuto trattative per i potenziali rinnovi e nel 2023 saranno 5 i suddetti, nel 2024 saranno addirittura 8 gli assi da sistemare. Non stiamo parlando di piloti minore da liquidare con un’estensione e via, garantendogli il posto, parliamo di stelle e prime donne.
Il guaio più grosso è rappresentato dai piloti Ferrari. Ad oggi sia Charles LeClerc che Carlos Sainz sono scontenti ma innamoratissimi del Cavallino Rampante, ma per quanto Binotto e soci parlino di volontà di estenderli entrambi fino al 2026 ancora nessuna firma è stata piazzata nero su bianco.
Passiamo ai rivali di Ferrari. George Russell di Mercedes e Sergio Perez di Red Bull scadranno anch’essi nel 2024. Il primo ha un futuro assicurato e radioso nel team, il secondo verrà verosimilmente svincolato.
Fernando Alonso ha da poco firmato con Aston Martin, perciò è sereno. Anche se quarantatreenne nel 2024 siamo piuttosto certi che o sceglierà di ritirarsi lui stesso o estenderà ulteriormente il suo contratto. Esteban Ocon è la bandiera di BWT Alpine, pertanto entro il 2024 è praticamente certa la sua estensione contrattuale.
Anche Valtteri Bottas può dormire sonni tranquilli: il suo lavoro in Alfa Romeo è ottimo, firmerà anch’esso per l’estensione contrattuale. Non si può dire lo stesso di Alexander Albon: l’asso di Williams ha zoppicato, mostrando qualcosina qui e là, perciò per lui è tutto in divenire.