Delusione Argentina: il retroscena drammatico di Messi e compagni, ecco perchè perdono

Ci si aspettava un esordio col botto per l’Argentina di Leo Messi e compagni ed invece è subito flop: ecco svelato il loro grande problema.

Il Mondiale qatariota è finalmente partito, anche se in mezzo a mille polemiche e controversie sociali, e a livello di campo abbiamo già avuto numerose sorprese dopo pochissimi giorni. Una di queste, in negativo, è l’Argentina di Lionel Scaloni che è partita malissimo perdendo contro l’Arabia Saudita ed evidenziando sin da subito un grande problema.

flop Argentina
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Non è facile giocare questo Mondiale qatariota con tutto ciò che c’è intorno: diritti civili calpestati, condizioni precarie di genere, restrizioni folli, regole opprimenti e morti bianche. I calciatori però vanno in campo per giocare a calcio, al massimo possono dare qualche segnale ma il confine tra ipocrisia e lotta convinta è labilissimo.

In tutto questo non dimentichiamoci del campo, perché siam qui noi e laggiù loro per questo. Il campo ha regalato sorprese, alcune positive e altre meno, dipende anche dal punto di vista. Se siete tifosi della nazionale saudita, della rappresentativa nipponica o della grande sorpresa Olanda allora starete godendo parecchio.

Arabia Saudita
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Se tifate per Argentina e Germania oggi siete leggermente preoccupati. A buon ragione, perché le due grandi delusioni fin qui sono rappresentate proprio dalla Nazionale di Scaloni e da quella di Flick. Se per i tedeschi il problema è tecnico tattico però, pertanto risolvibile, per i sudamericani esistono due problemi, uno fisico ed uno mentale, che sembrano quasi irrisolvibili al momento.

Lionel Scaloni qualcosa si deve inventare o l’Argentina in Qatar durerà il tempo di un battito di ciglia. Ma come si risolvono problematiche del genere? La condizione fisica precaria di alcuni giocatori over 30 e un atteggiamento troppo morbido sono argomenti spinosi. Andiamo a vedere le probabili mosse di Lionel Scaloni.

Scaloni scuote l’Argentina: ecco le probabili mosse del CT

Sembrava impossibile e invece è realtà: l’Argentina è stata battuta dall’Arabia Saudita e non per puro caso, tutt’altro. Il CT Hervé Renard ha preparato i sauditi giocando sui limiti della Nazionale di Scaloni: difesa alta per mandare in fuorigioco calciatori che mancano di verticalità e gamba.

Risultato? L’Arabia Saudita si è imposta per 2-1 sui sudamericani, giocando un secondo tempo a ritmi altissimi quando l’Argentina non ne aveva più. I tifosi della Albiceleste hanno lasciato lo stadio delusissimi ed increduli per quanto visto.

tifosi Argentina
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Ma tant’è, l’Argentina ha peccato di presunzione, mancata verticalità, giocate fin troppo sopraffine anche quando c’era bisogno di concretezza e una forma fisica precaria. D’altronde l’attacco dell’Argentina, Lautaro Martinez (25) a parte, davanti presentava Leo Messi (35), Angel Di Maria (34) e Papu Gomez (34): un attacco forte, creativo ma datato.

In mezzo al campo poi giocava uno spento e fuori forma Leo Paredes, in difesa il macchinoso Otamendi… insomma, o le partite le chiudono subito o vanno in calo di performance. Come lo si risolve un problema simile? Lionel Scaloni sembra intenzionato a far crollare l’età media e dare più gamba alla formazione.

Il CT sembra pronto a salutare il 4-2-3-1 per dare spazio al 4-3-3, o anche 4-3-1-2. Innanzitutto in difesa dovrebbe diventare titolare Lisando Martinez al posto di Otamendi, in mediana con Paredes e De Paul ecco Enzo Fernandez, lì davanti dentro Paulo Dybala che con Leo Messi e Lautaro Martinez genererà un attacco meno fermo sulle gambe.

Basteranno queste mosse? Lo scopriremo in parte il 26 novembre quando l’Argentina scenderà in campo contro l’arcigno Messico.

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