MotoGP, quante cadute: ecco i circuiti e le curve più pericolose

Quest’anno la MotoGP ha ottenuto numeri terribili in termini di infortuni e cadute: ecco quali sono i circuiti e le curve più pericolose.

La MotoGP è in un periodo di grandissima rivoluzione… ben accettata e compresa da tutti gli appassionati? Mica tanto, ma tant’è. L’interruzione del rapporto con la Clinica Mobile del Dr Costa e la moltiplicazione esponenziale delle gare hanno largamente deluso sia gli addetti ai lavori che gli appassionati. Quest’anno si è siglato un nuovo record di cadute: quali sono i circuiti e le curve più pericolose?

cadute MotoGP
LaPresse

Spesso ci si pone la domanda esistenziale circa ciò che si sta facendo: sarà moralmente giusto o sbagliato? Pensiamo al Mondiale in Qatar, al numero eccessivo di gare in F1, SBK o MotoGP… è giusto seguire questi eventi sapendo cosa c’è dietro? Lo spettacolo e il divertimento legittimano il nostro interesse vero questi eventi?

Difficile dirlo, ognuno faccia i conti con sé. La MotoGP intanto vara una rivoluzione che turberà l’animo profondo degli appassionati puristi, quelli che proprio non tollerano oltre ciò che già conoscono. Via la Clinica Mobile, aumentato il numero di weekend di gara e viene inserita una Sprint per ogni tappa a calendario.

Sapete cosa significano 21 gare e 21 Sprint a calendario? Stress fisico e mentale insopportabile per qualsivoglia atleta. Ben 42 impegni imposti a piloti stremati significano più infortuni, più cadute e più pericolo: possiamo tollerarlo di mettere ulteriormente in pericolo la vita dei piloti? Nel 2022 è stato siglato un record imbarazzante: 335 cadute più o meno pericolose, alcune quasi invalidanti.

Secondo un’analisi compiuta dagli efficienti colleghi di Motorsport esistono alcune curve e alcuni circuiti ovviamente più pericolosi di altri. Veri e propri Stargate che ti proiettano a terra più volte di quanto non facciano altre varianti: andiamo a scoprire quali sono e quanti fantini hanno mandato al tappeto.

MotoGP, curve e circuiti da incubo: ecco dove si cade più spesso

Un po’ per il numero esagerato di impegni ed un po’ per l’instabilità delle nuove moto si finisce più spesso a terra, purtroppo. Parliamo di due ruote super leggere sulle quali sono montate la velocità di un caccia bombardiere e la tecnologia di un transatlantico. Nel 2023 c’è la concreta possibilità, praticamente una certezza, che si cada ancor di più di quanto fatto in un 2022 da record negativo.

Il Sachsering è notoriamente un circuito molto complicato, buono solo per i più esperti, ed in particolare la Curva 1 miete un numero di vittime esagerato. Il fatto di avere solo tre curve a destra porta gli pneumatici ad arrivare freddi al punto di piega. Il GP di Germania si è attestato come quello con la curva con più scivoloni: nel weekend la prima variante è costata ben 21 cadute (e in assenza di pioggia!).

Eppure il Sachsering è solo dodicesimo per cadute, dunque non troppo pericoloso come circuito anche se complesso. Ha la curva più pericolosa dell’intera MotoGP, questo sì. Portimao è stata la tappa più pericolosa di tutte: su un misto di bagnato e asciutto le cadute sono state addirittura 105. Completano il podio dei circuiti più cattivi e pericolosi Le Mans e Misano con 87 e 71 cadute.

Il circuito argentino di Termas de Rio Hondo vince il premio come tracciato più benevolo nei confronti delle ossa dei piloti. Solo 34 cadute in questo 2022, tre in meno della penultima tappa quelle meno pericolose. Il Portogallo minaccia la salute dei piloti, l’Argentina li coccola e li fa sentire al sicuro mentre la Curva 1 del Sachsering li manda a terra.

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