Il tennista romano, ancora alle prese coi dolori che ne hanno causato il ritiro a Roma, ha rivisto i suoi programmi: dramma nel ranking
L’atto d’amore ‘nei confronti di mio fratello, del pubblico di Roma e del tennis in generale‘ – come ebbe modo di dire ‘The Hammer‘ nella conferenza stampa seguita al suo ritiro al Foro Italico all’alba del secondo set contro Casper Ruud, è stato pagato a carissimo prezzo. Con conseguenze che ancora si riflettono sulla situazione di classifica dell’atleta azzurro.

Già reduce dal ritiro, con modalità che si sarebbero poi sinistramente ripetute nello stesso identico modo anche a Roma, di Madrid nel bel mezzo del match contro Jack Draper, Matteo Berrettini non ha saputo o voluto rinunciare a scendere in campo agli Internazionali d’Italia per l’incontro di doppio contro Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego a fianco del fratello Jacopo.
I delicati muscoli addominali, sollecitati alla ‘Caja Magica‘, avevano già presentato il loro conto, divenuto poi salatissimo dopo una sfida giocata in notturna a poche ore di distanza dal match di singolare contro il tennista norvegese. Quasi inevitabile pagarne lo scotto soprattutto per lo sforzo fisico a cui normalmente si va incontro quando si affronta un maratoneta della terra battuta come il giocatore scandinavo.
Dopo aver comunicato la rinuncia al Roland Garros, torneo che gli avrebbe potuto regalare soddisfazioni oltre che un cospicuo bottino di punti ATP, l’ex numero 6 del ranking mondiale ha deciso di rinunciare, in successione, anche all’ATP 250 di Stoccarda e al successivo torneo del Queen’s. Quello vinto nel 2021 e nel 2022, quando Matteo letteralmente volava sull’erba inglese.
Berrettini, è allarme per Wimbledon: fuori dalle teste di serie
Se la rinuncia all’antipasto inglese de Championships preoccupa in relazione allo stato di forma, presumibilmente precario, con cui Berrettini si presenterà all’All England Club, il forfait anticipato non ha destato preoccupazione in termini di difesa dei punti ATP, visto che il romano era stato assente anche nel 2024.

Diverso, molto diverso, il discorso sulla rinuncia di Stoccarda, kermesse che lo scorso anno ha visto l’ex allievo di Vincenzo Santopadre spingersi fino all’ultimo atto, quando poi perse in rimonta da Jack Draper.
I 155 punti ATP conquistati un anno fa in Germania e non difesi da Matteo a causa dello stesso forfait hanno fatto immediatamente scivolare l’azzurro indietro di 5 posizioni. Complici i buoni risultati di chi lo seguiva in classifica poi, la situazione si è aggravata al punto tale che ora, a pochi giorni dal sorteggio di Wimbledon con la determinazione delle 32 teste di serie, Matteo si trovi in 33esima posizione.
Impossibilitato a guadagnare punti data l’annunciata assenza nelle prossime settimane, Berrettini può solo sperare che i tennisti che attualmente lo precedono in classifica possano perdere punti nei tornei immediatamente precedenti a Wimbledon, di modo da rientrare, più per disgrazie altrui che per meriti propri, nel novero dei giocatori teoricamente destinatari di un sorteggio più benevolo.