Andrea ‘Kimi’ Antonelli, terzo nel GP del Canada, è stato vicinissimo alla Ferrari: il retroscena aumenta il rammarico dei tifosi.
Il Gran Premio del Canada si è concluso con il successo di George Russell davanti a Max Verstappen e Andrea ‘Kimi’ Antonelli. Una giornata trionfale non solo per la Mercedes ma anche per il nostro tricolore: erano 16 anni che un pilota italiano non saliva sul podio di un GP. L’ultima volta era infatti toccato a Jarno Trulli, che il 4 ottobre 2009 concluse il Gran Premio del Giappone al secondo posto.
Tuttavia Antonelli è riuscito a compiere un’impresa destinata a rimanere nella storia: mai prima d’ora un italiano era riuscito a salire su uno dei gradini del podio così giovane. Il pilota della Mercedes ce l’ha fatta all’età di 18 anni e 9 mesi: nella storia della Formula 1 solo Max Verstappen e Lance Stroll hanno fatto meglio di lui.
Kimi è riuscito a mettersi alle spalle non solo le due McLaren di Piastri (leader della classifica piloti) e Norris ma anche le due Ferrari di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, giunte sul traguardo rispettivamente al quinto e sesto posto. Risultati, quelli della scuderia di Maranello, ancora una volta deludenti: le ambizioni di inizio stagione sono ormai definitivamente tramontate e tra i tifosi sale il rammarico per non aver puntato proprio su un talento cristallino come il giovanissimo pilota bolognese.
Kimi Antonelli in Ferrari: spunta il retroscena, fan senza parole
Il padre di Andrea ‘Kimi’ Antonelli, Marco, ha svelato un retroscena che ha di fatto aumentato il disappunto dei fan della Rossa nei confronti dei vertici della Ferrari. Nell’intervista rilasciata a Leo Turrini il papà del pilota della Mercedes ha rivelato che diversi anni fa suo figlio era stato convocato a Maranello come promessa del kart.
“Era stato notato da Massimo Rivola, allora responsabile dell’academy Ferrari”, ha detto Marco Antonelli, spiegando poi che Kimi ha utilizzato il simulatore riservato ai giovani dell’academy. Tutto sembrava mettersi per il verso giusto prima del ‘no’ di Maurizio Arrivabene, che all’epoca guidava anche il reparto corse: “Disse che Andrea era troppo piccolo – le parole di papà Antonelli – Pochi mesi dopo ci contattò la Mercedes”.
Un’enorme occasione persa per il Cavallino rampante: i tifosi ferraristi sono quindi costretti a guardare la crescita di Kimi con la Mercedes, con la speranza che un giorno il ‘rookie’ possa decidere di mettersi al volante della Ferrari.
