I due grandi protagonisti dell’epica finale di Parigi tornano nei discorsi e nelle domande degli addetti ai lavori: spunta un retroscena
Come entrare definitivamente nella leggenda di questo sport. Come, attraverso una battaglia con pochi precedenti nella storia del tennis – di sicuro mai prima d’ora, con quella durata, in una finale di Parigi – si possa essere ricordati in eterno.
Non è stato affatto un caso che i due grandi attori che hanno dato vita ad una sfida memorabile, densa di prodezze e di colpi di scena, di lacrime e di colpi impossibili, siano stati coloro che ormai da tempo sono stati etichettati come i dominatori del tennis del futuro. O forse sarebbe meglio dire del presente, visto che l’ultimo titolo Slam conquistato da qualcuno che non si chiami Carlos Alcaraz o Jannik Sinner risale addirittura al settembre 2023, quando il ‘cannibale’ Novak Djokovic alzava al cielo il trofeo degli Us Open, suo 24esimo Major di un’impareggiabile carriera.
A proposito della finale del Roland Garros di cui tutti ancora parlano – e ci mancherebbe altro – anche il campione spagnolo, così come Jannik, si è concesso una settimana di relax dopo le enormi fatiche in terra francese.
Già noto – e non solo per quanto emerso dalla docu-serie di Netflix – per essere ‘sensibile’ al divertimento sfrenato e alle feste, in accordo col suo carattere esuberante da 20enne, Alcaraz si è ripresentato davanti ai giornalisti in occasione del Media Day del torneo del Queen’s, dove è atteso all’esordio.
Incalzato dalla stampa sulla sua ultima leggendaria esibizione su un campo da tennis, il nativo di Murcia non ha potuto esimersi dal ripercorrere dolcemente – per lui – i momenti che hanno determinato la sua incredibile vittoria.
“Continuo a guardare il match e ancora non riesco a credere di essere riuscito a riprendermi da quella situazione“, ha ammesso lo spagnolo, che poi ha raccontato cosa abbia fatto nella settimana di ‘pausa’ che si è preso dopo il trionfo a Parigi.
“Quest’anno ad Ibiza è stato più tranquillo – ha detto il tennista dopo che gli era stato fatto notare come fosse stato immortalato nella nota discoteca Ushuaia dell’isola – è stato divertente, ma onestamente mi sono riposato molto, fisicamente e mentalmente . Tre notti e tre giorni sono stati più che sufficienti. Probabilmente è una tradizione. Siamo a metà stagione. È il momento migliore dopo il Roland Garros per quella vacanza. Non è tanto importante dove si va, quanto piuttosto potersi rigenerare fisicamente. Avere quel tempo libero è fantastico . E ora posso tornare con più energia”, ha concluso il numero due del mondo.
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