Red Bull sotto investigazione: illeciti gravi, rischiano moltissimo

Si mette male per Red Bull dopo lo scoprimento di illeciti molto gravi: Christian Horner ed Helmut Marko vedono il loro impero a rischio.

Quando tutto andava per il meglio e Red Bull si apprestava a bissare il titolo Piloti con Max Verstappen ed a vincere il Mondiale Costruttori, ecco che viene fuori una seria indagine ricca di colpi di scena ed illeciti gravissimi che potrebbero far crollare il mondo della scuderia austriaca: Christian Horner ed Helmut Marko predicano calma e serenità, ma sono accerchiati dai rivali e messi sotto pressione dall’investigazione di FIA.

Red Bull
LaPresse

Quando tutto sembrava tacere, andare per il verso giusto, incanalarsi verso una noiosissima doppietta Red Bull tra titolo Piloti con Verstappen e titolo Costruttori, ecco che dal profondo del silenzio esce prepotentemente una notizia: Red Bull avrebbe imbrogliato sforando il Budget Cap.

Tuoni, fulmini, saette ed uno “zan zan zaaaan” di sottofondo ad accompagnare uno scenario diventato improvvisamente tempestoso: Verstappen s’infuria, Horner predica calma, Marko tace, i rivali attaccano e FIA smorza i toni mentre investiga.

Gli aggiornamenti si rincorrono, il GP di Singapore passa in secondo piano, la domenica 2 ottobre diventa improvvisamente il giorno più chiacchierato dell’anno: Red Bull ha sforato di 5 milioni, no ha sforato di 10 milioni, la scuderia ha sforato di molti milioni sia nel 2021 che nel 2022, insomma un putiferio di rumor e voci che danno i numeri mentre una certezza prende forma… Red Bull ha sforato il Budget Cap, questo sembra incontrovertibile.

Ma cosa rischia ad oggi Red Bull? Poco o tanto, dipende dall’entità della violazione di regolamento: sotto una certa soglia di sforamento si parla di penalità finanziaria, piloti estromessi da tot Gran Premi, limitazioni nel condurre test e decurtazione di punti, superata una determinata soglia si sfocia nelle penalità gravi che prevedono l’azzeramento di punti in Classifica Piloti e/o Costruttori, sospensione della scuderia da tot tappe o campionati interi, estromissione dal circus e riduzione del Budget Cap nelle stagioni successive.

Red Bull nella bufera: le parole dei protagonisti e dei rivali

Chiaramente appena esplosa la notizia tutti nel circus hanno detto la loro, a partire da Christian Horner che da bravo Team Principal ha minimizzato la cosa dicendosi tranquillo che Red Bull non c’entra nulla con questi illeciti, sostenendo che la sua scuderia ha i conti a posto e ben al di sotto della suddetta soglia… ma ha poi aggiunto che con i nuovi regolamenti si può sbagliare in buona fede.

A difendere la scuderia ci ha pensato anche Max Verstappen che ha tuonato contro gli altri team invitandoli a tenere la bocca chiusa fin quando non avranno numeri certi in mano, ma di certo gli avversari non sono stati a guardare ed anzi sono passati all’attacco.

Toto Wolff (Mercedes) ha dichiarato che tutti sapevano dello sforamento massiccio di Red Bull e che questo illecito gli ha portato benefici nel 2021, nel 2022 e glieli porterà anche nel 2023, parole sostenute anche da Mattia Binotto (Ferrari) e Andreas Seidl (McLaren) che hanno chiesto alla FIA di usare il pugno duro.

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