A Silverstone scoppia il caso Ferrari: Binotto sbaglia strategia e lascia vincere Sainz, affossando LeClerc. Ora è guerra aperta a Maranello!
Sembra ci sia maretta in casa Ferrari, o quantomeno c’è stata, e la colpa sarebbe tutta della bizzarra e assurda strategia adottata dal muretto della rossa di Maranello, nella figura capo del Team Principal Mattia Binotto, a Silverstone che ha rallentato Charles LeClerc fino a condannarlo al quarto posto mentre ha favorito il compagno di scuderia Carlos Sainz che è andato a vincere il Gran Premio. I recenti segnali distensivi tra Binotto e LeClerc non cancellano giorni di guerra fredda combattuti a colpi di dichiarazioni e redarguite.
Come un severo padre che vuole farsi rispettare Mattia Binotto ha preso da parte LeClerc dopo la gara corsa a Silverstone, tenendolo per un braccio con una mano e redarguendolo con il dito indice ben disteso con l’altra. Charles LeClerc con viso basso ed occhi tristi si è dileguato subito dopo andando a lamentarsi sui social network ed ai microfoni di Sky della strategia di Binotto scelta al giro trentasei, quello che ha deciso la gara, salvo poi utilizzare comunque parole diplomatiche e non offensive.
Gestire i campioni è difficile, gestire una scuderia storica e forte ma che non vince da quindici anni lo è ancora di più: lo sa bene Mattia Binotto, Team Principal di Ferrari, che si sta facendo carico di tutte le critiche portategli delicatamente o sparategli in faccia come accaduto negli ultimi giorni quanto sia duro gestire due assi velocissimi e bravissimi come Carlos Sainz e Charles LeClerc, mentre la Ferrari va veloce ma non vince spesso e non primeggia nelle classifiche Piloti e Costruttori perché c’è sempre qualche dettaglio gestito male.
Non è facile nemmeno essere un giovane e forte pilota come Charles LeClerc che corre come il vento per una scuderia forte ma non preparata a dovere, che troppo spesso ti mette involontariamente i bastoni tra le ruote mentre tu cerchi disperatamente di fare del tuo meglio in pista. Non andresti nemmeno demonizzato se poi ti dichiari deluso ai microfoni di SKY e su Instagram parlando coi tuoi tifosi, pur rispettando le scelte del team e congratulandoti col tuo compagno di scuderia.
Sembra essersi conclusa ieri sera una lunga Guerra Fredda 2.0 combattutasi a colpi di dichiarazioni e musi lunghi nei recenti cinque giorni tra LeClerc e Binotto. Il pilota monegasco si è detto largamente deluso dalle scelte fatte dalla scuderia e di esserci rimasto molto male perché a Silverstone correva forte e avrebbe vinto il Gran Premio qualora la Ferrari si fosse fatta trovare preparata al giro trentasei quando la Safety Car è entrata per salvare la monoposto di Ocon dall’impasse, concedendo così ai piloti un giro rifocillante ai box.
E lì si è consumato lo psicodramma tragicomico in casa Ferrari: con la testa della corsa in pugno e la Safety Car che ha permesso il pit stop ai piloti Mattia Binotto ha comandato il rientro ai box del solo Carlos Sainz (invece che far rientrare il solo LeClerc o quantomeno optare per un doppio pit stop) dotandolo di gomme soft e consegnandogli previ mano il pass per andare a vincere la gara, lasciando il monegasco Charles LeClerc in pista a girare con gomme dure e vecchie di almeno dieci giri in più: ovviamente LeCLerc ha perso velocità perché tutti dietro di lui avevano cambiato le gomme, scendendo dalla prima alla quarta posizione.
Charles LeClerc a fine Gran Premio proferì le suddette parole ai microfoni di Sky: “Io ero al comando ma si è deciso che la macchina che entrasse per il cambio gomme fosse quella di Carlos. Ovviamente per me non è stata la decisione giusta: non sono nessuno per chiedere chiarimenti alla squadra, sicuramente è frustante, si è persa un’occasione per migliorare la classifica“.
Adesso basta musi lunghi, basta errori e basta critiche: si riparte tutti insieme verso l’obiettivo Mondiale Piloti e Mondiale Costruttori.
Mattia Binotto, nonostante sia il capo in questione, ha fatto il primo passo andando nel Principato di Monaco a trovare il suo asso monegasco e portandolo fuori a cena: pace fatta, volti distesi e sorrisi lunghi stavolta, finalmente è tornato il sereno ma ora serve vincere per riprendere Red Bull, Max Verstappen e Sergio Perez.
Va detto che Charles LeClerc già a casa sua nel Gran Premio di Monaco alzò i toni contro la scuderia dichiarando che “amo il team, ma non possiamo fare errori così: dovevamo vincere e invece abbiamo preso due decisioni sbagliate“. Insomma, per un Mattia Binotto che deve scegliere meglio c’è pur sempre un LeClerc ricco di ragione che però deve abbassare i toni: ma questa è storia vecchia, la pace ora è fatta.
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