I risultati di Honda nel 2022 sono stati pessimi, perciò è pronta la rivoluzione: il pilota spagnolo è stato mandato via all’improvviso!
Nel giro di due o tre anni Honda dovrà rivoluzionare completamente il parco piloti, a cominciare dalla prossima stagione. Verrà fatto fuori il pilota spagnolo quando ormai è chiaro a tutti che il binomio non ha funzionato tra la Honda e lui, finendo anche in malo modo. I risultati sono stati oltremodo indecenti, perciò bisognava dare una sterzata: quale futuro spetterà all’asso spagnolo dopo aver lasciato Honda?
Confermarsi nelle competizioni motoristiche non è facile, questo è chiaro. Non è come gli sport con la palla dove, a fronte anche di una squadra scarsa, tu puoi fare la giocata individuale e metterti in mostra. No, nelle competizioni motoristiche il fantino dipende dal cavallo e viceversa: è una sorta di patto, serve equilibrio, entrambi devono fare la propria parte.
Ci sono piloti non così talentuosi che corrono su motociclette formidabili e assi di livello a cui viene data una bagnarola a motore: che ci volete fare, funziona così. Ma in MotoGP c’è anche quella fetta di piloti magari bravini ma che non vanno proprio d’accordo con una moto così e così. Questo è il caso di Pol Espargaro, altalenante asso di Honda che non riesce ad andare d’accordo con la RC213V.
Questa relazione non s’ha da fare, infatti finirà: a fine stagione le parti si separeranno ma non col sorriso in volto. La separazione tra Honda e Pol Espargaro si è consumata in malo modo, come sarebbe potuta andare ma non avrebbe dovuto.
L’addio con Pol Espargaro sarà solo l’inizio della rivoluzione in Honda, non è detto che da qui a un paio d’anni massimo non lasci anche Marc Marquez. Al posto del più giovane dei fratelli Espargaro comunque arriverà Joan Mir da Suzuki, un buonissimo centauro.
Ma perché si è arrivati alla separazione tra Honda e Espargaro dopo appena due anni di matrimonio? Facile, perché Pol non si è dimostrato all’altezza di guidare una RC213V ridimensionata e pesante, sulla quale fatica anche Marquez stesso.
Honda ha perso progressivamente il passo: quest’anno la moto è pesante, poco brillante, complicata e non veloce come ci ha abituati. Se a questo aggiungiamo che Pol Espargaro è sì un pilota d’esperienza ma non certo un Casey Stoner, beh… la frittata è presto fatta.
Pol Espargaro è sedicesimo in Classifica Piloti con appena 56 punti: è la sua peggior stagione in MotoGP di sempre. Non va meglio a Honda, ultima nella Classifica Costruttori con soli 153 punti. Insomma, o migliorava la moto firmata Repsol o si cercava un pilota migliore, insieme non si poteva continuare: si è optati per la seconda.
Il che è lecito, intendiamoci: Honda è libera di mandare via un Pol Espargaro al capolinea per un Joan Mir in piena forma, a far la differenza sono le modalità. L’addio non si è consumato bene, e questo dispiace a tutti. Pol Espargaro ha parlato di sviluppi e aggiornamenti che a lui non arrivavano mai, finivano solo sull’altra moto, inoltre gli sguardi e il chiacchiericcio che accompagnavano la sua presenza al box Honda assomigliavano ormai al miglio verde dei condannati.
Per Espargaro ora si apre una nuova pagina in MotoGP: insieme al giovane Augusto Fernandez saranno i primi piloti del neonato GasGas Factory Racing Team, nato dalle ceneri del secondo team KTM.
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