Quali sono le favorite per vincere il Mondiale? I dati svelano tutto

Le prime uscite hanno confermato quanto ci si aspettava da squadre come Brasile e Spagna: sono le favorite e le statistiche ci dicono perché.

Il Mondiale qatariota è iniziato ed ha subito visto floppare big come Germania e Francia, ma anche il Portogallo seppur vincente all’esordio. A fare bella figura e confermare quanto ci si aspettava da loro ci hanno pensato Brasile e Spagna: rulli compressori, meravigliose e spettacolari in tutto. Le statistiche rispecchiano le loro filosofie e ci svelano perché sono le favorite!

Brasile e Spagna
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Il Mondiale in Qatar ha levato il sipario sul campo e dopo aver chiuso la prima giornata dei gironi è già tempo di primi bilanci. Chi ha fatto bene? Chi ha deluso? Chi sono le sorprese? Indubbiamente i bookmakers hanno momentaneamente sballato, e non di poco, le loro previsioni.

Innanzitutto si era fatto preventivamente il funerale alla Nazionale francese: grosso errore, gli uomini di un Dechamps disperato hanno saputo portare in campo una prestazione convincente e valida che ha scacciato gli iniziali dubbi.

Bene anche la sottovalutata ed ora potenziale sorpresa Olanda: nessuno credeva negli Orange ma il buon vecchio van Gaal ha tirato fuori il coniglio dal cilindro. Attenzione alla Nazionale nederlandese perché è priva di molti nomi rilevanti ma gioca da far paura.

Olanda
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Chi ha floppato all’esordio tra le più quotate sono Argentina e Germania. La formazione di Scaloni è sembrata fuori forma e supponente nell’atteggiamento, e così è caduta contro l’Arabia Saudita, mentre un coraggioso Giappone ha schiantato gli uomini di Flick schierati con un piano di gioco che mal si sposa con i calciatori scelti.

Al momento le favorite restano Brasile e Spagna. C’è più di un motivo se sono considerate le potenziali vincitrici: in Qatar hanno portato coraggio, creatività, propositività e filosofia di gioco. Le statistiche gli danno ragione.

Qatar 2022, Brasile e Spagna favorite: statistiche e filosofia gli danno ragione

Quando una Nazionale coniuga grandi nomi a una filosofia di gioco ben radicata nella propria storia allora si parte avvantaggiati. In più, se quelle stesse Nazionali sono allenate da Commissari Tecnici di livello che credono nel percorso di crescita e nel gioco allora si può sognare in grande.

Brasile e Spagna non sono favorite per puro caso, lo sono perché la loro filosofia di gioco applicata agli uomini scelti gli dà ragione. Le statistiche parlano chiaro e li vedono primeggiare in tutto, se giocano così sono imbattibili.

Brasile tifosi
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I dati raccontano di un Brasile che crea tantissimo, è brillante, genera un quantitativo di tiri impressionante e domina il possesso palla portandola. I Verdeoro di Tite per indole sanno giocare coralmente toccando molte volte il pallone, sfidando l’avversario e dribblandolo. Dominare così la fase offensiva è impressionante: 23 tiri totali, 4 occasioni da gol lampanti, 24 dribbling e 581 passaggi.

Sempre l’analisi statistica ci parla di un’altra Nazionale dominante: la Spagna. La Roja di Luis Enrique da sempre attua un gioco fatto di enorme possesso palla, nascono palleggiando tra loro e lo fanno progressivamente diminuendo i tocchi. Ampio possesso ad inizio azione, anche lento, triangoli e palleggio di prima a ridosso dell’area. Contro il Costa Rica sono arrivati 7 gol, l’82% di possesso palla, addirittura 1045 passaggi e 17 tiri.

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