Juventus, la battuta che fa discutere: arriva da un tifoso del Napoli

Sono giornate di fuoco per la Juventus che ha tifosi in tutta Italia. Arriva ora la pesante battuta ai danni di alcuni suoi tifosi.

Il mondo è bellissimo perché è vario, soprattutto perché dà l’opportunità a tutti quanti di potersi dedicare ai propri maggiori interessi e soprattutto di scegliere liberamente le proprie preferenze, ma a quanto pare qualcuno non la pensa proprio così ed è incredibile ciò che è stato detto riguardo una parte del popolo juventino da parte di un noto giornalista.

Juventus Sud
LaPresse

In Italia sappiamo benissimo che tutti quanti tifano, o comunque simpatizzano, per la squadra della propria città, ma in tantissime situazioni quest’ultima non riesce a ottenere grandi risultati.

Volontariamente o involontariamente è normale che a un certo punto qualcuno inizi a sostenere le squadre di vertice, quantomeno per poter essere maggiormente contento di un trionfo di una squadra piuttosto che di un altro.

Nessuno mette assolutamente in discussione il fatto che le più grandi squadre del calcio italiano siano legate unicamente alle città di Torino e Milano, con la Juventus, l’Inter e il Milan.

La squadra più tifata, più titolata, e dunque a sua volta anche più odiata, è sicuramente la Vecchia Signora, con i bianconeri che indubbiamente hanno saputo sempre raccogliere grande sostegno soprattutto nel Sud Italia. 

In tantissime circostanze si dice infatti che i “veri” torinesi, termina assolutamente retrogrado e che non può essere riportato pienamente al giorno d’oggi, siano comunque dei tifosi del Torino, mentre la Juventus venga prevalentemente sostenuta da coloro che si sono trasferiti nel capoluogo piemontese.

Ovviamente sono stati moltissimi i meridionali che soprattutto negli anni del boom economico degli anni 50 e 60 hanno deciso proprio di scegliere in Torino la città del riscatto da un punto di vista lavorativo, con la Fiat che ha accolto tantissimi di loro.

Forse anche involontariamente, o solamente per una sorta di gratitudine per avere concesso loro un bel lavoro in una grande azienda, sono stati tantissimi i meridionali che sono diventi tifosi della Juventus, con i bianconeri che sono stati sempre più sostenuti in tutta Italia.

Qualcuno però non vuole assolutamente accettare questa condizione, in particolar modo il giornalista Angelo Forgione, con quest’ultimo che è stato più volte ripreso su Twitter per una sua affermazione davvero molto singolare riportata al programma Linea Calcio su Diretta 8.

“Ritengo che tutti i meridionali che tifino Juventus siano profondamente colpiti da una sorta di disturbo, dato che una volta cresciuti dovrebbero rendersi conto di come stiano sostenendo una realtà da sempre ostile e completamente diversa alla terra nella quale vivono.”

Partiamo dal presupposto che ognuno deve sentirsi libero di dire quello che preferisce e se Forgione ritiene che si debba obbligatoriamente tifare la squadra della propria città nessuno deve alzare il dito e dargli torto, ma lo stesso deve fare lui.

Forgione non confonda sport e società civile: un meridionale può essere juventino

Personalmente non mi sento per nulla d’accordo con il discorso portato avanti da Angelo Forgione, ma sicuramente non mi metterei mai a criticare aspramente la sua opinione.

Lo sport è bellissimo proprio per questo perché dà l’opportunità di poter collegare dei territori tante volte anche ostili, anche se chiariamo che non è assolutamente questo il caso dato che parliamo di territori della stessa identica nazione, e probabilmente unisce molto di più rispetto alla politica e alle varie turbe mentali che costantemente limitano la società odierna.

Ovviamente il suo discorso era rivolto prevalentemente al pubblico napoletano, dato che lui in quel momento si stava rivolgendo a essi, ma ha preferito ampliarlo prevalentemente a tutto il sud.

Non c’è assolutamente nulla di male però a tifare la Juventus se si viene da Posillipo oppure da Fuorigrotta o perché no anche da Scampia, perché questo è l’unico reale modo per tenere viva la passione per il calcio. Sapete perché?

Ora provate un attimo a fermarvi e a immaginare di vivere in una città dove tutti tifano esattamente la stessa squadra, io per esempio sono di Brescia, dunque un milione e mezzo di abitanti in provincia dovrebbe sostenere solo la Leonessa.

Non esisterebbe lo sfottò al bar, perché tutti sostengono la stessa squadra, non esisterebbe più il confronto su idee molto diverse, certo a uno può piacere di più un giocatore all’altro di meno ma si starebbe sempre parlando della stessa squadra.

Anni fa Don Mazzi, noto tifoso interista, raccontava di come avesse molta soddisfazione nell’incrociarsi con tifosi milanisti in giro per Milano, proprio perché le differenze di tifo riuscivano a far partire delle discussioni molto più interessanti rispetto al solito “Forza Inter” che univa le due parti.

E allora signor Forgione, glielo dico davvero con il cuore in mano, non se la prende se qualche suo conterraneo tifa la Juventus, non è una guerra, lo sport è la cosa più bella di questo mondo ed è meraviglioso come ci siano delle differenze anche nello stesso territorio.

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