Il Mondiale in Qatar sta regalando un discreto spettacolo ed una valanga di delusioni sportive: tante big fanno flop e non c’è una favorita.
I Mondiali in Qatar hanno concluso la turnata dei gironi e si passa ora alla fase di eliminazione diretta tra le prime due qualificate. Facendo un bilancio si può dire che ci sono state tante sorprese in negativo quante quelle in positivo e che lo spettacolo non è mancato. Ma a quanto pare ci sono più delusioni che gioie, soprattutto tra le favorite vedasi l’eliminazione della Germania. Solo in un’altra occasione andarono tutte così male!
Il calcio cambia, muta, i tempi si comprimono e le ere calcistiche non esistono più: il calcio che si giocava quindici anni fa è già datato e stravolto. Se una volta ti necessitava la gavetta, oggi si studia prima e internet aiuta in tal senso. Gli allenatori così come i calciatori, tutti sono più edotti nel calcio moderno.
Spesso ci si riferisce al calcio moderno sottintendendo corruzione e business, ma anche le competenze e la preparazione sono cresciute. La FIFA è sporca come poche cose al mondo, intrisa di mille controversie ma per fortuna il calcio è ancora quello che si gioca in campo.
I Mondiali sono più che mai la competizione che i tifosi di tutto il pianeta amano e anche questi controversi in Qatar rimangono tali. A Doha e dintorni il Mondiale sta dimostrando come il calcio va sempre più in una direzione di conoscenze distribuite e globali.
Le piccole affrontano le big a viso aperto, studiano e si preparano. Non è più Davide contro Golia col primo in catenaccio ed il secondo in totale dominio. Tutt’altro, e i risultati delle big lo dimostrano: non sono mai andate così male se non in un’altra sola edizione.
Pensate che nel Mondiale qatariota ci sono big che falliscono non convincendo e altre che se ne tornano addirittura subito a casa. Su tutte delude la Germania eliminata nel Gruppo E con soli 4 punti, stessa sorte del Belgio nel Gruppo F e per l’Uruguay nel Gruppo H.
Male anche la Serbia ultima con 1 punto nel Gruppo G, medesimo il crollo della Danimarca nel Gruppo D. Se alcune delle big e numerose ottime rappresentative sono cadute immediatamente, le grandi favorite non hanno convinto fino in fondo.
Per la seconda volta nella storia dei Mondiali FIFA nessuna squadra è riuscita a chiudere a punteggio pieno il proprio girone: la prima volta fu a USA 1994. Facciamo dunque un passo indietro e torniamo al Mondiale statunitense, quello tanto colorato e divertente quanto doloroso per noi italiani.
All’epoca i Gironi erano solo 6 e passavano, oltre alle prime due, anche le quattro migliori terze. Anche lì nessuna a punteggio pieno: il Gruppo A ebbe la Romania con 6 punti, il B spettò al Brasile con 7 punti, il C lo vinse la Germania anch’essa con 7 punti, il D vide tre promosse con 6 punti, il Gruppo E vide l’Italia e tutte le altre rivali chiudere a 4 punti mentre il F vide tre Nazionali qualificarsi con 6 punti.
Torniamo in Qatar, nel 2022. Anche qui nessuna dominante: la potenziale sorpresa Olanda passa nel A con 7 punti, nel B con lo stesso punteggio passa l’Inghilterra, vince il C l’Argentina con 6 punti, nel D sia Francia che Australia chiudono a 6 punti, col medesimo punteggio a sorpresa il Giappone vince il E, il Marocco stupisce tutti e con 7 punti domina il F, il Brasile e la Svizzera con 6 punti governano il G e il H vede primatista il Portogallo con 6 punti.
Siamo certi che gli ottavi di finale regaleranno sorprese così come viste a iosa nei gironi. Per la vittoria finale di Qatar 2022 rimane la stessa incertezza che aleggiava a USA 94: se nessuna domina nessuna è favorita. Eppure noi puntiamo ancora su Brasile ed Inghilterra.
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