Honda può tornare a vincere? La chance arriva dal mercato

Honda sembra pronta a dare il via alla sua rigenerazione: crescono le loro chance di vittoria grazie al nuovo pilota arrivato dal mercato!

Quando tutto sembrava perduto per Honda una nuova speranza giunge dal mercato. Dopo un triennio vissuto nelle retrovie con sole tre vittorie all’attivo finalmente nella casa costruttrice giapponese possono tornare a sorridere. Sul mercato piloti si è battuto un colpo importante e ora è legittimo sognare in grande.

Era necessario dare una svolta alla squadra dopo i recenti problemi. Il collaudatore e pilota di riserva Stefan Bradl non è all’altezza di duellare in MotoGP, la seconda guida Pol Espargaro si è dimostrato largamente mediocre in pista (0 vittorie in 9 anni di MotoGP) e Marc Marquez, complici i numerosi infortuni, non è affidabile sul lungo periodo.

Marc Marquez (ANSA)
Marc Marquez (ANSA)

Marc Marquez rimane il perno di Honda ma il futuro è incerto: la squadra sembra credere meno nel Cabroncito e di recente è stato sminuito da un collega pilota. Insomma, Marquez non è più sotto ai riflettori e la stessa Honda sembra si sta muovendo per affidare i risultati futuri del team a qualcun altro.

Ad oggi Honda non è più una minaccia per la vetta poiché Marquez latita per via dei molti infortuni subiti e soprattutto perché la RC213V è una moto non più performante. Serviva una sveglia generale, un colpo che destasse l’intera squadra dal torpore ed è arrivato dal mercato piloti.

Honda ha messo sotto contratto Joan Mir di Suzuki dando il ben servito a Pol Espargaro. Mossa giusta? Altro che! Joan Mir è un ottimo elemento nonché un ex campione del mondo avendo vinto in titolo nel 2020, perciò chi meglio di lui finanche come sostituto o erede di Marquez. Con uno così in squadra si può puntare al titolo pur non avendo la miglior motocicletta?

Honda respira: con Joan Mir e Marc Marquez si può puntare al titolo!

Per rispondere alla domanda precedente: sì, con Mir in squadra Honda può pensare di concorrere per il titolo. Non solo quello Piloti, anche e soprattutto quello Team (meno quello Costruttori). Con due piloti regolarmente a punti come Mir e Marquez si potrebbe vincere di più, portare molti più punti in cascina e finanche disturbare i rivali togliendogli piazzamenti.

Joan Mir
LaPresse

Con due piloti del genere il piano è proprio quello: non mandare necessariamente uno dei due a titolo, ma bensì far correre entrambi per la vittoria. Chi dei due a circa metà stagione sarà avanti verrà lasciato passare dal compagno: così si può concorrere pur non avendo la moto migliore, con un gioco di squadra.

E in tal caso l’altro? L’altro pilota difenderà la posizione del compagno, impegnando i rivali e mantenendoli dietro. Uno come Joan Mir può farlo: può attaccare guidando il team, può giocare in difesa proteggendo il compagno, può fare azione di disturbo nel traffico prendendosi un piazzamento e impegnando i rivali.

La speranza migliore per Honda non è più Marc Marquez ma Joan Mir, l’asso di Suzuki arrivato dal mercato. Con due piloti regolarmente a punti si può pensare quantomeno di vincere come squadra se non nella competizione del singolo. Mir è decisamente di tutt’altra categoria rispetto a Espargaro e Bradl!

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