Il Mondiale ha eletto il suo re: nessuno come lui nelle finali

Il Mondiale del 2022 è stato sicuramente uno dei migliori nella storia recente e la finale ha regalato un epilogo sensazionale.

L’Argentina si è laureata per la terza volta nella propria storia come la squadra campione del mondo al termine di uno splendido Mondiale in Qatar nel 2022, con la finale contro la Francia che è stata leggendaria.

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LaPresse

La partita si è decisa solamente ai calci di rigore al termine di un pazzesco 3-3 ai calci di rigore e che ha permesso così di realizzare uno straordinario record nella storia della più importante competizione della storia.

Kylian Mbappé non ha potuto alzare ancora una volta al cielo la Coppa del mondo, come aveva avuto modo di fare in Russia quattro anni fa, ma nonostante questo la sua tripletta l’ha reso un mito assoluto.

Era infatti dalla finale del 1966 che un giocatore non riusciva a segnare una tripletta in questa finalissima, dovendo risalire al tempo di Geoff Hurst, un idolo assoluto in Inghilterra per quella pazza partita di Wembley contro la Germania Ovest.

Le malelingue potrebbero anche dire che quella di Mbappé è la primissima tripletta di sempre, dato che uno dei gol del cannoniere britannico, ovvero il secondo che permise ai Tre Leoni di passare in vantaggio sul 3-2, è stato considerato come il più memorabile dei gol fantasma.

A togliere però ogni dubbio su chi sia il miglior marcatore di sempre nella storia delle finali del Mondiale ci ha pensato il fatto che già nel 2018 Kylian aveva avuto modo di segnare una rete determinante nel successo con la Croazia.

Uno contro i balcanici e tre contro i sudamericani, in questo modo il computo dei gol segnati nella partita più importante sono ben quattro, un record assoluto che gli ha permesso così di superare quattro miti assoluti.

Nessuno come Mbappé nella finale del Mondiale: ecco chi ha superato

Alle sue spalle dunque a quota tre c’è ovviamente Hurst con la sua tripletta nel 1966, mentre negli altri tre casi abbiamo ancora una volta la sommatoria di reti in diversi finalissime.

Il primo a riuscire nell’impresa delle tre reti fu il brasiliano Vavà, con quest’ultimo che realizzò una doppietta fotocopia nel 1958 contro la Svezia, su splendide azioni di Garrincha, e riuscì a confermarsi cannoniere implacabile anche quattro anni dopo in Cile contro la Cecoslovacchia.

Un altro che segnò una storica doppietta in Svezia fu il leggendario Pelé, con O Rei che realizzò forse il suo gol più bello di sempre con tanto di sombrero al difensore scandinavo, e poi chiuse i conti con un bel colpo di testa per il 5-2.

In Cile il fenomeno di recente scomparso dovette alzare bandiera bianca per infortunio già alla seconda partita, diventando campione del mondo senza però giocare la finale, ma la sua terza rete ce la ricordiamo bene.

Fu a Messico 1970, quando il Brasile strapazzò in finale l’Italia per 4-1 e la rete del vantaggio fu un imperiale stacco aereo di Pelé che sovrastò un incolpevole Burgnich.

Il quarto a quota tre è invece un trequartista non certo famoso per i suoi gol, ma Zinedine Zidane in finale diventa un bomber implacabile.

Nel 1998 contro il Brasile fu una sua doppietta di testa a portare in vantaggio i Bleus e a consegnare ai Galletti la loro prima storica Coppa del Mondo, mentre andò meno bene nel 2006.

L’elegante cucchiaio su rigore colpì la traversa e superò la linea di porta beffando Buffon, ma alla fine in quella circostanza fu l’Italia a vincere.

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