Ferrari, cosa manca per essere competitivi? Ecco la risposta

Dopo un 2022 deludente fatto di errori grossolani e strategie fallite abbiamo la risposta: ecco cosa manca a Ferrari per essere competitiva.

La stagione 2022 di Ferrari in F1 è stata così deludente che Mattia Binotto in qualità di responsabile capo ci ha rimesso il posto. Il nome del nuovo Team Principal non è stato ancora svelato ma Frederic Vasseur sembra in vantaggio per ottenere il posto. Le grandi aspettative tradite hanno scosso l’ambiente e uno dei loro piloti è salito in cattedra spiegando i limiti che non gli permettono di vincere.

Ferrari
LaPresse

Entrambi i trofei stagionali di F1 sono stati vinti da Red Bull, senza grosse difficoltà per altro. Il team austriaco ha demolito la concorrenza vincendo 17 gare in tutto, con ben 15 corse portate a casa da Verstappen e 2 gare vinte da Perez. Pensate che il solo Verstappen coi suoi numeri annichilisce Ferrari e tutti i suoi risultati nelle ultime dieci stagioni.

Ecco, se un solo pilota coi risultati ottenuti negli ultimi due anni basta ad umiliare e annichilire il bottino racimolato da Ferrari nelle ultime dieci stagioni… beh, c’è un problema. E neanche piccolo, per giunta. In Ferrari non si vince un titolo Costruttori dal 2008 mentre il Piloti manca dal 2007 quando si vinse con Kimi Raikkonen.

Da lì in poi solo una serie di stagioni più o meno mediocri, qualche auto competitiva e una serie di grandi piloti che hanno vinto pochissimo. Da un paio d’anni a Maranello sembrano però aver fatto centro, avendo messo su una Power Unit micidiale. Ma la potenza senza il controllo, un manico competente, due piloti forti e strategie vincenti non basta a mandarti in paradiso.

Lo sa bene Carlos Sainz, asso di Ferrari che quest’anno ha disputato un buonissimo campionato F1: proprio lui ha fatto luce sui problemi del Cavallino Rampante, elencandoli.

Ferrari, cosa ti manca per vincere? Carlos Sainz lo sa!

Mattia Binotto paga per tutti in Ferrari, forse un po’ ingiustamente ma d’altronde la corona porta oneri e onori e, tra gli altri, il suo peccato originale gli è costato caro sin da subito. Non è il solo colpevole, intendiamoci, nel Cavallino Rampante non si contano più i responsabili dei molteplici fallimenti!

Di recente però ci ha pensato Carlos Sainz a spiegare i problemi del team rosso di Maranello, elencando le falle da tappare. Il compito spetterà al nuovo Team Principal e alla sua squadra e se loro faranno un buon lavoro allora sarà più facile vincere con due grandi piloti come Sainz e Leclerc oltre che ad un motore formidabile.

Secondo l’asso spagnolo innanzitutto vanno migliorate le partenze. Spesso allo spegnimento dei semafori rossi le F1-75 seppur potentissime sono partite male, perdendo allo start qualche decimo e qualche posizione di troppo. Tutta colpa di una nuova frizione che a quanto pare anche in gara ha dato più di qualche noia ai piloti, non solo in partenza. Soprattutto ad Abu Dhabi dove Sainz ha perso la posizione su Hamilton per questo guaio.

Secondo Smooth Operator va migliorato anche lo sviluppo della monoposto visto che nel 2022 la F1-75 si è involuta mentre la W13 è progressivamente migliorata e la RB18 è rimasta sempre al top. E poi, ovviamente, le strategie. Sainz ha battuto molto su questo argomento: decisioni cruciali di pista e scelta degli giusti pneumatici non possono più fallire così spesso.

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