F1, Rosberg punta su Mick Schumacher: i fan restano a bocca aperta

C’è un connazionale a credere ancora in Mick Schumacher, fuori dalla griglia del 2023, ma che potrebbe tornare presto in F1.

Un po’ troppo presto, probabilmente. Il figlio d’arte, Mick Schumacher, pilota tedesco dal passaporto svizzero, ha già salutato la Formula 1, dopo soltanto due anni di militanza. In Haas, non certo una scuderia alla ricerca del titolo, però i 12 punti raccolti in due stagioni da Mick, non hanno fatto impazzire lo staff della squadra, che ora lo ha rimpiazzato. E non sono gli unici ad avergli detto addio.

Mick Schumacher
Mick Schumacher (Ansa foto)

Lo ha fatto anche la Ferrari Driver Academy, con il classe ’99 che però ha già firmato per una nuova scuderia, a conferma del fatto che forse, oggi è un po’ troppo presto per decidere di non credere in lui. Da dire però, che i piloti in totale della prossima F1, continueranno ad essere solo 20 e che con le giovani leve che sono appena entrate, lo spazio si è ridotto per tutti.

Per ora Mick Schumacher continuerà a lavorare nell’ambiente

Ma chi corre oggi non è certo che correrà domani, anche perché, per fare un esempio, c’è Daniel Ricciardo che avrebbe già pensato a come scalzare il suo collega ed i piloti più esperti che qualche GP alle spalle lo hanno già, non è detto che staranno a guardare anche nella prossima stagione. Ed infatti, oltre al Team Principal della sua nuova scuderia, anche un altro uomo di motori, ha detto di credere ancora nel figlio dell’indimenticabile Michael.

Nico Rosberg ha detto addio alla F1, letteralmente dopo aver vinto il suo primo e ultimo Mondiale, nel 2016. Anch’egli tedesco, oggi Rosberg è un opinionista ed è stato ascoltato dal giornale, AvD Motor & Sport di Sport1. Secondo l’ex pilota è stato interessante seguire gli sviluppi del giovane figlio d’arte che sicuramente avrà imparato molto dai suoi due primi anni di esperienza. Secondo il classe ’85, non è stato sempre tutto facile per Mick, con una delle peggiori auto in pista, ma c’è anche un altro aspetto da ricordare: “Tuttavia, dobbiamo confrontarlo con Kevin Magnussen. C’era una mancanza di continuità e Magnussen era sempre lì quando la macchina riusciva a rendere. Mick invece, non ha avuto questo aspetto”.

Non è detta l’ultima parola, però, visto che l’ormai ex Haas ha 23 anni e lavorando nel 2023 come terzo pilota, resterà allenato e nell’ambiente. Ed infatti, ecco cosa dice ancora l’ex pilota di Wiesbaden: “Pilota di riserva alla Mercedes, è una buona opzione per rimanere in Formula 1 e preservare le possibilità di tornare da qualche parte nel 2024“.

Impostazioni privacy