GP Francia, dramma LeClerc: il pilota in lacrime, ecco cosa è successo

Gran Premio di Francia scioccante per il mondo Ferrari: penalità per Carlos Sainz e psicodramma con lacrime per Charles LeClerc. Così non va.

Le immagini del post Gran Premio di Francia hanno lasciato male tutti gli appassionati di Formula Uno, questo perché a prescindere dalla squadra che si possa tifare o dal pilota che si scelga di sostenere non è mai bello vedere un ragazzo disperato e deluso in lacrime: il circus delle corse e tutti gli spettatori si sono stretti intorno a Charles LeClerc questo weekend, visibilmente provato ed in lacrime dopo l’errore commesso al Paul Ricard.

LeClerc
LaPresse

Tutti vogliono bene a Charles LeClerc, amici e nemici, compagni di scuderia ed acerrimi rivali, sarà per questa sua faccia da bravo ragazzo o per l’innato talento nelle corse (i vincenti piacciono a tutti) ma fatto sta che il monegasco viene costantemente sostenuto e applaudito da tutti quanti.

E per tutti quanti intendiamo tutti quanti, proprio tutti: in settimana il compagno di scuderia Carlos Sainz lo ha difeso a spada tratta consolandolo, così come fatto da Mattia Binotto ovvero il Team Principal di Ferrari, perfino i rivali della Mercedes hanno detto che tifano per lui per la vittoria finale del Mondiale e che nonostante qualche errore in Ferrari sia il ragazzo che tutti gli altri membri stanno svolgendo un gran lavoro, e credeteci se vi diciamo che sentire Toto Wolff o Lewis Hamilton spendersi per un pilota della rossa di Maranello ha dell’assurdo, così come è piuttosto insolito sentire Max Verstappen chiedere immediatamente al team radio le condizioni di salute di Charles LeClerc dopo averlo visto andare a muro in pista.

Insomma, tutti vogliono bene a Charles LeClerc e tutti hanno fatto a gara per consolarlo, applaudirlo e sostenerlo. Tutto molto bello e fin troppo sdolcinato, ma perché si sono rese tali queste parole? Cose le ha scatenate? Un errore in pista del monegasco fatto sul circuito Paul Ricard di Le Castellet, al Gran Premio di Francia.

Dopo un pre gara pazzesco di libere e qualifiche totalmente dominate dalla Ferrari il giovane fenomeno monegasco si è piazzato lì davanti a tutti in griglia, partendo allo spegnimento dei semafori rossi dalla prima posizione. E la prima posizione l’ha consolidata a lungo, per la precisione per diciotto giri tenendo dietro Max Verstappen che nemmeno riusciva ad avvicinarsi a LeClerc, salvo poi perdere il retrotreno della F1-75 in Curva 11 (la famosa Beausset) e così finendo a muro dopo aver perso il controllo della monoposto.

Nessun problema all’acceleratore dunque, come ipotizzato da qualcuno subito dopo l’incidente, bensì un errore del ragazzo che sa di averla combinata grossa, anche perché ora Max Verstappen dista sessantatré lunghezze in Classifica Piloti e difficilmente perderà questo Mondiale che ormai gli si sta cucendo addosso su misura, pur mancando ancora undici Gran Premi alla fine del calendario.

Charles LeClerc si è mostrato visibilmente turbato, scosso e arrabbiato nel post gara, scoppiando poi in un pianto di frustrazione che è stato subito arrestato dall’intervento dei suoi ingegneri e meccanici che l’hanno subito abbracciato e consolato, cosa fatta immediatamente anche da Mattia Binotto che tiene al ragazzo più di qualsiasi altra cosa al mondo.

Charles LeClerc, errore grave al GP di Francia: lui fa mea culpa, Rosberg accusa Ferrari

Il pilota monegasco si è presentato davanti ai microfoni dei giornalisti con un volto segnato dalla stanchezza e dalla delusione, e non sarebbe potuto essere altrimenti, facendo mea culpa e discolpando in tutti i modi la scuderia.

Charles LeClerc ha detto che l’affidabilità della vettura ed il motore non c’entrano nulla proprio come l’acceleratore, aggiungendo che ad un livello così alto di prestazione proprio non può commettere questi errori e che “è inaccettabile, se a fine anno perderò il titolo per 32 punti, ovvero quelli lasciati tra qui ed Imola, saprò da dove vengono“.

In soccorso di Charles LeClerc è giunto perfino il patron Piero Ferrari che si è scomodato per proteggere il pilota monegasco, definendolo “il simbolo del presente e del futuro della scuderia“, aggiungendo anche che un errore non cambia certo il giudizio che si ha di un fenomeno simile.

La nota stonata invece la porta sul piatto Nico Rosberg, campione del mondo Formula Uno con Mercedes nel 2016 e uno che quando parla ha spesso il dente avvelenato con Ferrari. L’ex pilota tedesco ha detto di non credere all’errore del ragazzo, bensì le colpe andrebbero quindi ricercate nella stabilità, nella performance e nella resistenza della F1-75 che a suo avviso ha perso aerodinamicità in curva colpita da una folata di vento e che la potenza eccessiva sprigionata dal motore in quel frangente era piuttosto insolita.

Ora Nico, ok l’esser costantemente arrabbiato o piccato contro Ferrari, ma se anche il pilota riconosce l’errore.. suvvia.

Impostazioni privacy