Mercedes, l’auto che cambiò la storia dei motori: la guidava una donna

La Mercedes è stata una delle vetture più importanti della storia per tanti motivi, ma il primo è davvero clamoroso: scopriamolo insieme.

Sono tante le case automobilistiche ad aver scritto importanti pagine nella storia e nell’evoluzione del fantastico mondo dei motori. Dalla BMW all’Audi, dalla Lamborghini alla Ferrari, passando per FiatPorscheVolkswagenPeugeotCitroen.

Mercedes logo
ANSA Foto

Ce ne sono ancora a centinaia, come NissanToyotaMitsubishi. Ma tra tutte queste, che sono solo una minima parte, ce n’è una che ha cambiato il corso degli eventi: la Mercedes. Senza la Casa tedesca, probabilmente non esisterebbero tutte le aziende elencate.

No, non stiamo esagerando. Non molti lo sanno, poiché a molti sfugge una prima, fondamentale connessione. La Mercedes nacque ufficialmente nel 1926, in Germania per l’appunto, ma i suoi fondatori erano invischiati nel mondo dei motori già da oltre vent’anni.

La fondazione, infatti, risale all’anno in cui si fusero due colossi automobilistici nati tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento: la Daimler-Motoren-Geisellschaft e la Benz & Cie.

Quest’ultima, in particolare, era stata messa su dall’ingegnere tedesco Karl Benz nel 1883, con l’aiuto di sua moglie, Bertha Benz. Ecco, proprio lei fu un elemento fondamentale nella storia della Mercedes, e di conseguenza, per rapporti di causa-effetto, per tutto il panorama automobilistico dell’epoca e degli anni a venire, fino ai giorni nostri.

Mercedes, la signora Benz e il viaggio sulla Velociped

La signora Benz fu la prima persona a compiere un viaggio in automobile sulla lunga distanza. Il suo bolide, la Benz Patent Motorwagen, soprannominata anche Velociped, la fece entrare nella storia nel 1888.

La Velociped è stata la prima vettura con motore a scoppio, e Bertha Benz fu la prima a compiere un viaggio a bordo di questa. Prodotta dal 1886 al 1894, la Benz Patent Motorwagen fu guidata in un viaggio di ben 106 chilometri.

Il motivo? Semplice: il signor Benz aveva brevettato l’automobile già da un paio d’anni, ma nessun acquirente né alcun imprenditore sembravano interessati alla sua straordinaria invenzione. In preda allo sconforto, pensò di mollare tutto, ma fortunatamente la moglie, a cavallo del bolide, cambiò le sorti dell’azienda e della storia.

Un gesto scaltro, all’insaputa del marito al quale la signora Benz rubò la patente di guida (all’epoca, solo un foglio firmato dal Granduca di Baden che autorizzava la circolazione del veicolo nel Granducato), l’automobile e, spalleggiata dai due figli, uno quindicenne e l’altro tredicenne, mise in mostra un gioiello di meccanica.

Il viaggio fu tutto fuorché confortevole, chiaramente, ma servì per attirare una mole d’attenzione mai vista fino ad allora e a promuovere quell’azienda automobilistica che poi, negli anni, divenne la Mercedes-Benz che tutti conosciamo.

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