Si può essere campioni sia in F1 che in MotoGP? C’è chi ce l’ha fatta

La F1 e la MotoGP sono le più note competizioni del Motorsport, ma solo uno è riuscito a vincere i titoli massimi nelle due categorie.

Abbiamo assistito in questi anni alla crescita sempre più esponenziale di grandi campioni del mondo delle due e delle quattro ruote, con tanti che hanno sempre avuto il sogno di potersi imporre in entrambe le categorie.

Non è un qualcosa di semplice e soprattutto già coloro che ci provano sono degli eroi e sono davvero molto rari, figuriamoci se qualcuno ha potuto mai provare a vincere entrambe le competizioni.

Per quanto possa sembrare assurdo e impossibile possiamo dirvi che sì, qualcuno è effettivamente stato in grado di vincere entrambe le competizioni più importanti nel mondo dell’automobilismo e del motociclismo.

Formula 1 Ducati
Collage

Il fenomeno del quale vogliamo parlare oggi è infatti il “Figlio del Vento“, o se preferite “Fearless John“, ma comunque voi lo vogliate chiamare per tutti sarà sempre soltanto John Surtees.

Lui è un inglese vecchio stile, uno di quelli che ha come sogno quello di poter primeggiare sulla concorrenza in qualsiasi circostanza possa essere chiamato in causa e dunque non deve sorprendere il fatto che sia stato in grado di realizzare un record storico.

Andiamo però con ordine e partiamo dalla sua prima grande passione, ovvero il motociclismo, con Surtees che dal 1956 iniziò a inanellare una serie pazzesca di vittorie nelle varie classi del MotoMondiale.

Tre volte diventò il migliore di tutti nella classe 350 e in quattro circostanze fu davvero il migliore di tutti trionfando nella classe regina del MotoMondiale, ovvero quella 500 che era l’antenata della MotoGP, quest’anno vinta da Bagnaia.

L’Italia è sempre stata nel suo cuore e ha avuto modo di poter stringere un rapporto molto stretto con il Belpaese, perché già quando correva con la motocicletta utilizzava la MV Agusta, un marchio storico degli anni ’50, ’60 e ’70 delle due ruote e che permisero a Surtees di trionfare in svariate occasioni.

A un certo punto però sentiva il bisogno di poter dimostrare di essere il migliore anche nel mondo delle quattro ruote e in Italia c’era una delle più grandi figure della nostra storia che era pronto per metterlo a bordo della sua monoposto: Enzo Ferrari.

Il Drake nel 1963 decise così di portare l’inglese a bordo del Cavallino Rampante, una rivoluzione che nessuno si sarebbe mai aspettato, ma che alla fine ha saputo pagare già un anno dopo.

Surtees immortale: dopo la MotoGP e campione anche in F1

Erano tantissime le perplessità attorno alla scelta di Enzo Ferrari di dare il ruolo di prima guida in una delle Scuderie più vincenti dell’epoca a un pilota di motociclismo.

Sappiamo infatti come i due stili di guida siano diametralmente opposti, con il motociclismo che è dannatamente istinto e coraggio, mentre per la Formula 1 oltre a queste due ruote bisogna anche saper raggiungere molta razionalità e attenzione.

Nelle prime gare infatti furono molte critiche nei confronti di Surtees, dato che continuava a riproporre uno stile di guida molto simile a quello delle due ruote, con le curve che venivano chiuse in maniera spesso eccessiva.

Nonostante questo però John Surtees riuscì in breve tempo a dimostrare tutto il proprio grandissimo talento anche in Formula 1, per questo motivo il 1964 fu un anno davvero glorioso.

Un anno straordinario con la lotta al vertice che fu addirittura tra tre grandissimi campioni, perché oltre al ferrarista ci furono anche il pilota della Lotus Jim Clark e quello della BRM Graham Hill, con la sfida che venne deciso nell’ultima gara a Città del Messico.

Al termine di un clamoroso susseguirsi di emozioni, con Hill che subì immediatamente un incidente e a Clark si ruppe la macchina nel finale, per Surtees poté partire il momento di gioia assoluta, con una straordinaria e pazzesca vittoria del Mondiale di Formula 1.

Quella del Figlio del Vento risulta essere ancora oggi la prima e unica volta nella storia dove un pilota è stato in grado di confermarsi campione del mondo non soltanto nella MotoGP ma anche nella Formula 1, un record che difficilmente verrà battuto.

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