Pedrosa, l’ammissione su Valentino Rossi: i tifosi non la prendono bene

Dani Pedrosa si racconta e parla a ruota libera dei suoi rivali. Ha svelato una particolare tattica segreta e vincente di Valentino Rossi!

Uno dei più grandi rivali di Valentino Rossi è stato Dani Pedrosa, seppur protagonisti di una faida sempre leale. Mentre Valentino tornava in pista per girare a Misano l’ex stella spagnola si raccontava a DAZN parlando, tra gli altri argomenti, anche del rivale di Tavullia. L’ex fantino di Honda ha svelato la tattica segreta utilizzata da Rossi in pista che gli permetteva di vincere così tanto.

Pedrosa e Rossi
LaPresse

Un re senza corona, così potremmo definire Dani Pedrosa, oppure un eterno secondo. Non fraintendeteci, tutti amano Dani e per tutti noi è sempre stato un grande campione solo sfortunato. Comunque tre titoli mondiali se li è portati a casa: due in 250 e uno in 125. In MotoGP ha collezionato sei podi Mondiali: tre secondi posti e tre terze posizioni.

Daniel Pedrosa per tutti Dani, non solo, per la sua calma olimpica ed il suo carattere mansueto era soprannominato Camomillo. Il suo rivale ma amico Valentino Rossi lo soprannominò perfino Titanio ad un certo punto, per via delle sue mille placche anti infortunio che aveva addosso.

La rivalità tra i due è stata bella, onesta e spettacolare. Pedrosa è sempre stato un fenomeno apprezzato da tifosi, rivali e colleghi, uno capace di vincere 54 Gran Premi (8° di sempre) e collezionare 153 podi (3° di sempre). Di recente Camomillo si è raccontato a DAZN, aprendosi e raccontando qualche chicco del retro pista che spesso non vediamo.

Raccontando della sua carriera, interrotta a 33 anni per evitare di infortunarsi ancora e ancora, ha inevitabilmente parlato anche del grande rivale Rossi. Di The Doctor ha spiegato la tattica segreta che utilizzava in pista e che l’ha portato ad essere tra i piloti più titolati di sempre.

Pedrosa analizza Rossi: spiegata la tattica segreta che usava per vincere

Nonostante qualcuno sui social network abbia tuonato contro la MotoGP perché stanco di vedere Rossi utilizzato come uomo immagine della categoria, è vero che oggi uno carismatico così manca. Per carità, Quartararo e Bagnaia sono giovani e talentuosi, Marquez è sempre lì anche se a mezzo servizio e nuove leve si stanno facendo largo.

Ma indubbiamente non ci sono più fantini illustri come Valentino Rossi, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo o Casey Stoner. La MotoGP deve necessariamente ritrovare qualche volto che metta d’accordo tutti, un qualche idolo generazionale.

Nel mentre Daniel detto Camomillo ci racconta del nostro pilota generazionale: il dottore di Tavullia. L’ex stella di Honda ha analizzato Rossi per bene, spiegando una tattica segreta che adoperava in pista per vincere e mettere in difficoltà gli avversari. Pedrosa è sempre stato uno veloce, uno che mirava a raggiungere la prima posizione in fretta per poi scappare a tuta birra.

Rossi no a sua detta, tutt’altro. Secondo Dani “la strategia di Rossi non era quella di essere il più veloce ma quella di rallentare l’avversario finché questo non si innervosiva e sbagliava“. L’alfiere di Tavullia ha adottato questa strategia sia con Pedrosa che con Stoner, costringendo proprio l’asso spagnolo a rivedere il suo stile di guida e il suo piano di gara più volte.

Oggi Dani Pedrosa è collaudatore per KTM, perciò non ha lasciato la MotoGP del tutto per fortuna. La speranza di tutti è di rivederlo ancora in pista, magari in sostituzione certo e non da titolare, come fatto un anno fa quando arrivò in decimo sul Red Bull Ring di Spielberg.

Impostazioni privacy