In Qatar era tutto scritto: il dato che faceva gioire fin da subito l’Argentina

L’Argentina ha vinto per la terza volta nella sua storia il titolo di campione del mondo al termine di una pazza finale contro la Francia.

Finisce dunque anche la ventiduesima edizione del Mondiale, con il Qatar che dunque chiude definitivamente i suoi battenti e incorona l’Argentina per la terza volta nella propria storia come la squadra migliore al mondo, con un dato che faceva già ben sperare l’Albiceleste di Scaloni già a inizio torneo.

Argentina
LaPresse

Abbiamo assistito sicuramente a un torneo ricco di emozione e davvero meraviglioso, con l’Argentina che dopo un inizio schock contro l’Arabia Saudita è finalmente riuscita a rialzare la testa.

Sei vittorie consecutive per la “Scaloneta”, anche se due di esse sono arrivate ai calci di rigore, prima ai quarti di finale contro Olanda e poi nella finalissima pazzesca contro la Francia.

Il risultato ha dato l’opportunità così ai sudamericani di poter tornare finalmente campioni del mondo dopo ben 36 anni dalla seconda e ultima volta, quando le reti di Brown, Valdano e Burruchaga furono determinanti per poter piegare le sorti della Germania Ovest.

C’era però un dato davvero molto interessante che faceva ben sperare l’Argentina fin dall’inizio di questa competizione, con il Sudamerica che doveva rompere un vero e proprio incantesimo.

Fino al 2010 la differenza tra le vittorie delle squadre europee e quelle sudamericane non è mai andato oltre l’uno, con il 2002 che aveva portato così le squadre dall’altra parte del mondo a portarsi in vantaggio per 9-8.

Il successo dell’Italia a Berlino e quello della Spagna in Sudafrica ha riportato in avanti il Vecchio Continente che nelle ultime due edizioni aveva preso però il largo, con i successi della Germania nel 2014 e della Francia nel 2018.

Dunque serviva un successo sudamericano per poter riavvicinare le parti, dato che la distanza di ben tre titoli mondiali non era mai avvenuto nella storia, ma ci ha pensato un particolare Continente a far sorridere ancora una volta questo popolo.

Dopo 20 anni infatti in Sudamerica torna a vincere un Mondiale e lo fa ancora una volta in Asia, con questo infinito lembo di terra che dopo aver fatto trionfare il Brasile di Felipe Scolari nel 2002 replica il tutto con il successo di dell’Argentina di Lionel Scaloni.

L’Asia premia ancora il Sudamerica: l’Argentina dopo il Brasile

Anche in quella circostanza si trattò di un successo davvero entusiasmante, con i Verdeoro che non erano partiti con i favori del pronostico alla vigilia, nonostante un attacco stellare formato da Ronaldo, Rivaldo e Ronaldinho.

Nel corso della competizione però la squadra riuscì a prendere sempre più consapevolezza nei propri mezzi e la finale contro la Germania fu praticamente una semplice formalità.

L’Argentina sicuramente ha avuto un percorso molto diverso e ricco di insidie, con la sconfitta alla prima giornata che ha fatto davvero grande clamore, ma l’Albiceleste ha avuto la forza di potersi rialzare dalle sue ceneri.

Non sappiamo dire con certezza quando si disputerà ancora una volta un mondiale in Asia, ma in questo momento il risultato è davvero sorprendente, con un due su due che non lascia possibilità di replica, ma la cosa che più conta in assoluto è il fatto che Lionel Messi e l’Argentina siano diventati campioni del mondo

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